SHAME di Steve McQueen
L'altra sera dopo essere stato in palestra danske s'è sparato un filmozzo inutile su SkyPassion: Shame, del regista culto del momento: Steve McQueen. e pure con tanto di attore culto del momento: Michael Fassbender (per questo film Coppa Volpi a Venezia). Una bella accoppiata insomma. Non dimentichiamoci del ruolo centrale anche di Carey Mulligan e James Dale, e siamo tutti. MA. Ma è sull'omonimia che vogliamo giocare, o quasi. Nel senso che il film non è malissimo, si fa apprezzare per le atmosfere gelide e i rapporti surreali nella New York odierna, un film in cui a mio avviso la fanno da padrone le grandi vetrate sulla città, ideali per osservare la Mela oppure per sbatterti una tizia a pecora. E diciamo che il secondo uso la fa da padrone. D'altra parte, il film parla di uno che è sesso dipendente, si scarica quintali di materiale porno e si smanetta da mattina a sera. Un normale utente di internet insomma. Forse l'unico problema è quel non riuscire a mantenere una relazione stabile che superi i 4 mesi (record). In compenso può anche andare nei club gay senza problema. Do ut des. In questa vita già piuttosto di merda ci inserisci pure una sorella cantante jazz però sbandata e con tendenze suicide. o meglio: tendenze emo. siamo tutti. il puttanaio peggiora dopo ogni scena, sembra vada meglio ad un certo punto, ma anche no. no, proprio no. alla fine questo film passa bene date le parecchie scene di sesso che lo rendono meno noioso. è tutto un dire, cavolo. io avrei preferito un'inversione dei nomi: con Fassb-i-nder dietro alla telecamera e Steeve McQueen come attore. Sicuramente sarebbe stato più interessante. Però posso capire che siccome 'quelli veri' sono morti entrambi, hai preso un altro Fassb-e-nder e un altro Steeve McQueen. Non t'è andata troppo male. Un po' come il tizio che ieri alle elezioni del Presidente della Repubblica non ha voluto disubbidire agli ordini di scuderia e ha votato per Marini. Valeria.
